Kenya

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Categoria: Africa

KENYA

 

Kenya vino reportIl Mercato del VINO in KENYA
Report 2025


Formato: PDF
Prezzo: Euro 36
Codice prodotto: KEN25REP
Pagine: 53
Stato: disponibile

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche  - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato kenyota - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

 

 Kenya vino databaseIl Mercato del VINO in KENYA
Database 2025

Formato: Excel
Prezzo: Euro 24
Codice prodotto: KEN25DB
Numero riferimenti: 62

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana

 

 

 

 

 

Il MERCATO del VINO in KENYA  Report + Database a soli Euro 48
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IL MERCATO DEL VINO IN KENYA
(Breve introduzione)

 

Il Kenya è un paese di circa 55 milioni di abitanti che fa parte, assieme a Tanzania, Ruanda, Burundi e Uganda della Comunità dell’Africa Orientale, una sorta di Mercato Comune che sta avviando processi (per ora blandi) di integrazione tra gli Stati membri. Può essere considerato un paese in via di sviluppo con un livello di reddito medio pro capite molto basso, dove quasi il 50% della popolazione vive con meno di due dollari al giorno, ma la sua economia è sempre più aperta agli scambi internazionali e il Pil comunque cresce a ritmi del 5-6% l’anno.
Il Kenya è un paese che non ha tradizioni vinicole, nel quale la principale bevanda alcolica consumata è la birra e anzi è il terzo maggior consumatore africano di questa bevanda.
Il mercato del vino nel paese si è sviluppato negli ultimi 20-25 anni ed ha dimensioni veramente minuscole ma sta crescendo di anno in anno a ritmi consistenti.
Ha cominciato a svilupparsi anche una, per ora poco più che simbolica, industria nazionale del vino con aree di produzione nelle zone di Naivasha, nello Yatta Plateau e lungo il Great Rift Valley. Esistono alcune aziende locali che producono vini e persino un’azienda a partecipazione statale che promuove la produzione e distribuzione di alcolici vini compresi. Ci sono poi grandi produttori sudafricani che progettano di impiantare vigneti in Kenya anche se va ricordato che il vino non fa parte delle tradizioni locali e le condizioni climatiche del paese, con temperature e umidità molto elevate, non sono particolarmente favorevoli alla coltivazione della vite.
Dal Kenya tuttavia si esporta vino, per quantitativi minimi (in valore circa 1 milione di Euro l’anno), nei paesi africani limitrofi (Congo, Ruanda, Uganda, Burundi, fino al Sudan) anche se, in gran parte si tratta di riesportazioni di vini importati da altri paesi. Infatti circa la metà del vino importato è vino sfuso che probabilmente viene poi imbottigliato nel paese.
Le importazioni di vino invece ammontavano, nel 2019, a circa 18 milioni di Euro l’anno.
Il principale esportatore era il Sudafrica (57%), seguito, in ordine di importanza, da: Francia (9,6%), Italia (6,8%), Cile (5,8%).
Per ciò che riguarda il segmento degli spumanti i due principali paesi esportatori in volume erano, nel 2019, Sudafrica (24,7%), e Italia (17,8%), seguiti dalla Francia (16,2%) e poi tutti gli altri.
Il Sudafrica è ovviamente avvantaggiato dalla vicinanza geografica e culturale, il Cile si avvantaggia dell’ottimo rapporto qualità-prezzo che hanno i suoi vini.
L’imposizione fiscale sui vini importati non è elevatissima ma esistono numerose barriere non tariffarie che ostacolano di fatto lo sviluppo del mercato.
Le tre categorie di consumatori di vino importato in Kenya sono: i kenyoti appartenenti alla classe media, una fascia molto ristretta della popolazione, che ha redditi elevati e può permettersi il consumo di una bevanda come il vino importato che non è certamente economica. Per questa classe sociale il consumo di vino è sempre più di moda ed è un classico consumo di “status”. La borghesia kenyota è attratta dagli stili di vita e di consumo europei che vengono considerati simboli di lusso e raffinatezza. Questa categoria sociale non consuma il vino soltanto nei locali pubblici ma sempre più in occasioni sociali, festività pubbliche ma anche feste private e come regalo di un certo prestigio. Questo tipo di consumatore non ha però mediamente conoscenza del vino e nelle scelte di acquisto si lascia guidare dall’immagine del prodotto o del paese di provenienza. Si tratta di persone che si collocano nella fascia di età tra i 20 e i 50 anni, con elevato livello culturale e che svolgono lavori qualificati. I consumatori kenyoti prediligono i vini fruttati, dolci e più leggeri.
Un altro target importante per il consumo di vino in Kenya sono i cosiddetti “espatriati”, praticamente i residenti stranieri. Va tenuto presente che Nairobi, la capitale del paese è sede di numerose multinazionali estere e di organismi internazionali, per cui ci sono diverse migliaia di europei ed americani che lavorano nel paese e si tratta di persone, mediamente con redditi piuttosto elevati e che hanno maggior familiarità con il vino.
In Kenya c’è, tra l’altro, anche una forte comunità di italiani residenti, anzi quella italiana è la più numerosa dopo quella britannica.
Un altro target importante per il consumo di vino sono i circa due milioni di turisti occidentali che ogni anno visitano il paese e consumano vino negli hotel e nei ristoranti.
Le prospettive per il mercato del vino in Kenya sono incoraggianti, anche perché i ritmi di crescita sono consistenti ma oltre a ciò, il Kenya può essere la base per la penetrazione commerciale anche nei paesi limitrofi: Tanzania, Uganda, Congo, Ruanda, Burundi dove comincia a svilupparsi un certo interesse per il prodotto vino.

 

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