Hong Kong

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HONG KONG

 

Hong Kong vino reportIl Mercato del VINO ad HONG-KONG
Report 2024


Formato: PDF
Prezzo: Euro 42
Codice prodotto: HOK24REP
Pagine: 68
Stato: disponibile

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche  - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato di Hong Kong - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

 

 Hong Kong vino databaseIl Mercato del VINO ad HONG-KONG
Database 2024

Formato: Excel
Prezzo: Euro 43
Codice prodotto: HOK24DB
Numero riferimenti: 264
Stato: disponibile

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana

 

 

 

 

Il MERCATO del VINO ad HONG-KONG  Report + Database a soli Euro 68
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IL MERCATO DEL VINO A HONG KONG
(Breve introduzione)

 

Hong Kong, dopo essere stata per un secolo colonia britannica, è tornata, nel 1997, sotto la giurisdizione della Repubblica Popolare cinese, ma ha conservato (per un periodo di 50 anni) una sua ampia autonomia amministrativa e anche una propria valuta: il dollaro di Hong Kong agganciato al dollaro americano.
È una piccola realtà, con circa 7,4 milioni di abitanti che presenta però caratteristiche proprie differenti dal resto del territorio cinese come l’ampia diffusione della lingua inglese, un livello di reddito medio molto più elevato (attorno ai 44.000 Euro annui pro-capite), abitudini di consumo, anche nel settore agro-alimentare, più simili a quelle europee e più permeabili dai gusti e dalle mode occidentali.
Si tratta di un paese molto aperto agli scambi e al confronto con altre culture, per cui si apprezzano parecchio anche le cucine diverse da quella cinese e numerosi sono, infatti, i ristoranti stranieri, tra cui spiccano quelli italiani che sono ormai quasi un centinaio.
Hong Kong ha un’economia di mercato molto aperta agli scambi internazionali. Collocata strategicamente alle porte dell’immenso mercato cinese, in una posizione centrale nell’area del Pacifico, da cui si possono facilmente raggiungere tutti gli altri mercati asiatici importanti, è anche un porto franco per cui non si applicano dazi, restrizioni, quote, ecc. alle importazioni e alle esportazioni. Il suo benessere si basa quindi sull’export, è diventata un enorme hub commerciale per l’immenso territorio cinese continentale; sul settore finanziario, è diventata una delle principali piazze finanziarie a livello internazionale; sulla logistica, è uno dei più importanti porti dell’area del Pacifico; sui servizi professionali  e sul turismo con un flusso annuo di oltre 55 milioni di turisti, il 60% dei quali provenienti dalla Cina.
La diffusione della lingua inglese, un sistema amministrativo efficiente, infrastrutture moderne, un sistema giuridico affidabile, rendono Hong Kong una delle economie più dinamiche dell’area asiatica.
Il mercato del vino ad Hong Kong si è sviluppato sostanzialmente negli ultimi venti anni, prima si consumavano molto liquori come brandy e cognac ma il vino era quasi sconosciuto. La pubblicazione di studi e ricerche scientifiche che hanno ampiamente dimostrato gli effetti benefici sulla salute derivanti dal consumo di vino, soprattutto gli effetti positivi sulla longevità e sul sistema cardiocircolatorio, hanno portato a un’esplosione di questo mercato.
Tutto il vino che si consuma ad Hong Kong è d’importazione non esistendo alcuna produzione locale. Una parte delle importazioni di vino (circa un 25% del totale) transita soltanto da Hong Kong e viene poi riesportata in Cina, a Macao e in Giappone.
Il mercato del vino ad Honk Kong è molto interessante per le dimensioni, nel 2019 sono stati importati più di 41 milioni di litri per un valore superiore a 1 miliardo di Euro.
Il consumo negli ultimi anni è aumentato a ritmi superiori al 4% annuo e i consumi pro capite hanno raggiunto i 4,4 litri per abitante, uno dei livelli più alti in tutta l’Asia.
I principali paesi da cui si sono importati vini nel 2019 erano la Francia (40%, in valore), seguita da Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Cina e poi tutti gli altri.  Comunque i paesi del Vecchio Mondo (europei) stanno perdendo quote di mercato a favore dei paesi del Nuovo Mondo (Australia, Cile, Stati Uniti, Sudafrica, ecc.)  Il fatto che, paesi come il Regno Unito, che non sono produttori di vino, risultino, nelle statistiche, tra i maggiori esportatori non deve trarre in inganno. In realtà si tratta di grandi gruppi commerciali britannici che acquistano vini in altri paesi, Francia e Italia per primi e li rivendono, a volte anche con loro marchi, sul mercato di Hong Kong.
L’Australia si sta conquistando un posto di primo piano sia per il fatto che i suoi vini incontrano molto il gusto dei consumatori di Hong Kong, sia anche per l’aggressività delle politiche di promozione e di marketing.
Il consumo di vino è molto diffuso sia tra i residenti cinesi sia, soprattutto, tra la comunità molto numerosa di occidentali che vivono e lavorano a Hong Kong.
Il prodotto più consumato è il vino rosso, l’80% del totale. Le ragioni di questa preferenza sono dovute alle campagne di informazione che hanno sottolineato soprattutto l’effetto benefico sulla salute rappresentato dal vino rosso e sia per ragioni di tipo culturale, il rosso nella cultura cinese è il colore della prosperità.
Il vino si vende per il 50% nelle catene della GDO (Grande distribuzione organizzata), per il 35% nel settore Horeca (Hotel, ristoranti, catering),  il resto nei negozi specializzati.
Negli ultimi anni poi Hong Kong è diventata il terzo centro mondiale, dopo Londra e New York per le aste di vini di particolare pregio, con un giro d’affari annuo, in questo segmento di mercato, che raggiunge quasi i 200 milioni di euro.
L’Italia si avvantaggia del grande successo riscosso dalla nostra cucina e della presenza di numerosi ristoranti di cucina nostrana. I vini italiani più apprezzati sono quelli di produzione toscana e piemontese: Barolo, Barbaresco, Chianti, Amarone.
I consumatori scelgono il vino in base al paese d’origine, alla varietà (Cabernet, Merlot, ecc.), all’immagine, alla confezione della bottiglia o al design dell’etichetta e, in ultimo, anche in base al prezzo.
Le prospettive per il mercato del vino sono buone tanto più che le autorità locali stanno lavorando per trasformare, nei prossimi anni, Honk Kong in un vero e proprio hub per la commercializzazione e distribuzione del vino per tutta l’area asiatica e del Pacifico e soprattutto per il mercato cinese. Essendo inoltre porto franco ed essendo quindi molto facile importare ed esportare vino, non esistendo barriere tariffarie e non tariffarie, può diventare un buon punto di partenza per approcciare il complesso e gigantesco mercato della Cina continentale. 

 

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