Giappone
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GIAPPONE
Il Mercato del VINO in GIAPPONE
Report 2024
Formato: PDF
Prezzo: Euro 50
Codice prodotto: GIA24REP
Pagine: 98
Stato: disponibile
Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato giapponese - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.
Il Mercato del VINO in GIAPPONE
Database 2024
Formato: Excel
Prezzo: Euro 50
Codice prodotto: GIA24DB
Numero riferimenti: 202
Stato: disponibile
Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana
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IL MERCATO DEL VINO IN GIAPPONE
(Breve introduzione)
Il Giappone è uno dei paesi più ricchi e sviluppati del mondo ma la sua economia ha sofferto, negli ultimi anni di una sostanziale stagnazione. Alle conseguenze negative della crisi internazionale del 2008-09, si sono aggiunte quelle dello tsunami del marzo 2011 e dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, tuttavia il paese resta la terza economia del pianeta dopo Stati Uniti e Cina. Negli scorsi anni il governo del premier Abe aveva messo in atto politiche economiche espansive e di forte incentivo alla crescita, la cosiddetta “Abenomics” che avevano dato qualche piccolo frutto. Nel 2014 dopo i primi tre trimestri di recessione, nel quarto trimestre il PIL riprese a crescere anche se su base annua l’economia di fatto restò ferma. Negli anni successivi l’economia ha ripreso a crescere sia pure a ritmi molto lenti, inferiori all’1% annuo.
In Giappone il vino non è una bevanda tradizionale ed è meno popolare di altri alcolici, come per esempio la birra o il saké. Tuttavia, a partire dagli anni Settanta, anche in Giappone si è sviluppato il mercato del vino che ha conosciuto un vero e proprio boom verso la fine degli anni Novanta per poi ridimensionarsi ma, a partire dal 2009, ha ripreso a crescere in maniera anche significativa, soprattutto negli ultimi anni, in particolare per ciò che riguarda i vini di fascia alta, la cosiddetta categoria premium.
Il Giappone è anche un produttore di vino e infatti circa un terzo della domanda nazionale è soddisfatta da produzioni interne. Una parte di queste, va detto, è costituita comunque da vini sfusi importati dall’estero che vengono poi imbottigliati nel paese da aziende giapponesi e rivenduti con propri marchi commerciali. Negli ultimi anni stanno però emergendo aziende giapponesi che producono vini che provengono esclusivamente da vigneti nazionali.
I due terzi dei consumi sono invece coperti dalle importazioni. Nel 2019 le importazioni complessive hanno raggiunto, in valore, 1.611 milioni di Euro circa, di cui ben 191 provenienti dall’Italia. In termini di volumi le importazioni hanno superato i 285 milioni di litri.
Tra gli esportatori la posizione di leadership, nel 2019, era del Cile che aveva una quota di mercato del 28% in volume. A seguire c’erano la Francia (23%), e infine terza l’Italia (16%). Seguono poi, in ordine decrescente di importanza: Spagna, Australia, Stati Uniti, Germania e poi tutti gli altri.
Negli ultimi anni sono cresciuti i vini del Nuovo Mondo (Australia, Nuova Zelanda, Cile, Argentina, Stati Uniti, Sudafrica), che hanno conquistato quote di mercato a scapito dei vini europei.
I vini italiani sono avvantaggiati dalla diffusione della cucina italiana, molto apprezzata dai giapponesi, con migliaia di ristoranti che propongono la nostra cucina e infatti per i vini italiani il canale HoReCa (Hotel, Restaurant and Catering) è il principale canale di distribuzione e di promozione.
La distribuzione commerciale in Giappone è piuttosto complessa, articolata e affollata, comunque per ciò che riguarda i vini i due principali canali commerciali sono le catene della GDO (Grande distribuzione organizzata) dove si vendono il 41% dei vini e il canale HoReCa dove si vende il 33%. Quest’ultimo canale si è ridimensionato negli ultimi anni in quanto la stagnazione economica ha spinto i giapponesi a spendere meno anche per le uscite al ristorante.
I gusti dei consumatori si orientano soprattutto verso i vini rossi che rappresentano il 54% dei consumi, poi verso quelli bianchi al 37% e infine i vini rosati con una quota del 9%. Stanno crescendo molto il segmento degli spumanti e dei vini biologici.
Il mercato giapponese è molto interessante ma molto competitivo. È un mercato ricco, dove i redditi della popolazione sono tra i più elevati del mondo e i consumi di vino sono ancora piuttosto bassi, in media poco meno di 3 litri annui pro capite. I consumi stanno crescendo ma sarà difficile che raggiungano i livelli dei paesi europei anche perché in una percentuale molto elevata della popolazione giapponese manca l’enzima che consente una corretta metabolizzazione dell’alcol, quindi c’è una quota importante di giapponesi che non possono consumare bevande alcoliche.
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