Vini rossi
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In questa sezione si trovano dati e informazioni sui VINI ROSSI, prodotti in Italia.
Aglianico del Vulture Superiore
L’Aglianico del Vulture si ottiene da uve del vitigno Aglianico coltivato in Basilicata, nell’area vulcanica del Monte Vulture, in provincia di Potenza. Ha ottenuto nel 1971 la denominazione di origine controllata (DOC) e nel 2010 la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) con il nome di Aglianico del Vulture Superiore.
Si tratta di un vino con una lunga tradizione storica. Il vitigno arrivò in Italia con i Greci ed era chiamato Hellenica, i Romani lo chiamarono Ellenico e lo usavano per propdurre il famoso vino Falerno, nel XV secolo durante la dominazione aragonese fu denominato Aglianico.
Ha un colore rosso rubino, un profumo fragrante con sentori di fragola e lampone e una gradazione alcolica di 11,5-13%.
Per essere considerato vecchio richiede una maturazione di almeno 3 anni in botti di rovere e per essere considerato riserva richiede un invecchiamento di almeno 5 anni.
Si accompagna molto bene con piatti di carne, soprattutto gli arrosti, selvaggina e formaggi molto stagionati ed è considerato uno dei migliori vini rossi italiani.
Amarone
Un vino che si produce nella zona collinare della Valpolicella in provincia di Verona. Ha ottenuto nel 1968 la denominazione di origine controllata, DOC, e nel 2010, il riconoscimento di denominazione di origine controllata e garantita, DOCG. Questo vino nacque da un errore, trae il suo nome dalla parola amaro che fu usata per distinguerlo dal dolce Recioto della Valpolicella da cui trae origine. Entrambi i vini si ottengono da uve appassite di Corvina, Corvinone, Rondinella, Oseleta e Negrara, ma la fermentazione del Recioto viene arrestata in modo che resti dolce. Pare che nel 1936, nella Cantina Sociale di Valpolicella fu ritrovata una botte di Recioto che era stata dimenticata e, assaggiandola, il capocantina esclamò ”Ma questo non è un amaro è un amarone.” In pratica il Recioto fu dimenticato a fermentare in botte e i lieviti naturali trasformando tutti gli zuccheri in alcol fecero perdere al vino la sua dolcezza facendolo diventare un vino secco.
L’Amarone viene definito un “vino da meditazione”, dal gusto rotondo e ricco con aromi di frutta matura, liquirizia e per le annate più stagionate anche di muschio e tabacco. Ha un colore rosso rubino intenso a volte tendente al granato e una gradazione minima di 14°. Si accompagna bene con piatti saporiti come cacciagione, arrosti, brasati, ma anche salumi e formaggi stagionati, ma può essere gustato anche da solo a fine pasto.
Barbaresco
Un vino che deriva dal vitigno Nebbiolo e si produce in provincia di Cuneo, nel territorio dei comuni di Barbaresco, Neive e Treiso e la frazione San Rocco del comune di Alba. Ha ottenuto nel 1966 la denominazione d’origine controllata, DOC e nel 1980 la denominazione d’origine controllata e garantita DOCG. Nel Cuneese la vite si coltiva dai tempi dei Romani e già nel Medioevo si trovano riferimenti storici al vitigno tipico del territorio definito Nebiùl. Altri vitigni storici piemontesi come il Barbera e il Moscato pare furono introdotti più tardi verso il XVII secolo. La valorizzazione del Barbaresco si deve a un grande enologo, Domizio Cavazza che fu, verso la fine del del XIX secolo, direttore della Scuola enologica di Alba. In poco più di un secolo questo vino è diventato uno dei più pregiati della produzione vinicola italiana.
Ha una gradazione minima di 12,5°, va sottoposto a un invecchiamento di almeno due anni, di cui uno da trascorrere in botti di rovere o di castagno. Se sottoposto a un invecchiamento di almeno 4 anni può fregiarsi della dizione “riserva”.
Ha un colore rosso granato con riflessi aranciati e un profumo intenso che richiama sentori di frutta e spezie. Il sapore è asciutto, armonico e ricco di tannino. Da giovane mantiene ancora un gusto leggermente fruttato, quando è maturo si caratterizza per un bouquet ricco con aromi di fiori secchi, tartufo, violetta e spezie.
Si abbina bene con arrosti, brasati, grigliate, piatti di selvaggina ma anche con formaggi stagionati e piccanti e con piatti a base di tartufo bianco d’Alba.
Barbera d’Asti
Bardolino
Barolo
Botticino
Brachetto
Brunello
Buttafuoco
Cabernet
Cabernet Franc
Cabernet Sauvignon
Cabreo
Cannonau
Il Cannonau è un vino Doc che si produce in Sardegna, in tutta l’isola, anche se vi sono delle sottocategorie con denominazioni geografiche più ristrette come, per esempio, il Cannonau di Sardegna Oliena, prodotto nell’omonimo Comune nuorese o il Cannonau di Sardegna Jerzu prodotto nell’omonimo Comune dell’Ogliastra e via di seguito.
Il vitigno che si usa per la produzione di questo vino si chiama anch’esso Cannonau, ma è possibile utilizzare anche altri vitigni però per una percentuale non superiore al 10%. Le origini di questo vitigno sono controverse, secondo alcuni studiosi si tratterebbe di un vitigno autoctono dell’isola e quindi molto antico, secondo altri sarebbe stato introdotto verso il XVI secolo dagli Spagnoli che allora dominavano la Sardegna.
Ci sono diverse versioni di questo vino anche se la più conosciuta e diffusa è il Cannonau Rosso Riserva, ma esistono anche un Cannonau Dolce, un Cannonau Amabile, un Cannonau Liquoroso e un Cannonau Rosato.
È un vino dal colore rosso rubino intenso con tendenza all’arancio, che ha una gradazione alcolica sui 13,5°, e si abbina molto bene con piatti di carne, selvaggina e formaggi stagionati e piccanti.
Carmignano
Cerasuolo di Vittoria
Chianti
Cirò Rosso
Collepino
Colli di Conegliano
Colli Euganei Rosso
Cornalin
Corvina
Dandarin Rosso
Dolcetto
Etna Rosso
Faro
Gamay
Gattinara
Grignolino
Lagrein
Lambrusco
Malbech
Marzemino
Mayolet
Merlot
Monferrato Freisa
Monferrato Rosso
Montecucco Rosso
Montepulciano d’Abruzzo
Morellino di Scansano
Nearco Col d’Orcia
Nebbiolo
Negresco
Nero d’Avola
Ormeasco
Passito
Pinot Nero
Pomino Rosso
Primitivo di Manduria
Raboso
Recioto della Valpolicella
Refosco
Roero Arneis
Ronchedone
Rosso del Veronese
Rosso di Montalcino
Rosso Piceno
Salice Salentino
Sangiovese di Romagna
San Leonardo
Solerto
Syrah
Tageto Rosso
Taurasi
Teroldengo
Tignanello
Turriga
Valle d’Aosta Fumin
Valpolicella
Valtellina Superiore
Verduno
Vernaccia d’Oristano
Vin Santo
Volpolo