Indonesia
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INDONESIA
Il Mercato del VINO in INDONESIA
Report 2024
Formato: PDF
Prezzo: Euro 38
Codice prodotto: INS24REP
Pagine: 66
Stato: disponibile
Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato indonesiano - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.
Il Mercato del VINO in INDONESIA
Database 2024
Formato: Excel
Prezzo: Euro 27
Codice prodotto: INS24DB
Numero riferimenti: 66
Stato: disponibile
Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana
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IL MERCATO DEL VINO IN INDONESIA
(Breve introduzione)
L’Indonesia è un paese con circa 270 milioni di abitanti con un’economia che cresce a ritmi superiori al 6% l’anno. L’86% della popolazione è però di religione musulmana e quindi, teoricamente non dovrebbe consumare alcolici, vini compresi. Nonostante ciò anche in Indonesia, negli ultimi vent’anni è nato un mercato del vino, dimensionalmente ancora piccolo, i consumi pro capite sono di circa 0,2 litri annui, ma che sta crescendo a ritmi intensi.
Il vino, come tutti gli alcolici è soggetto a forti regolamentazioni e limitazioni, sul vino inoltre grava una fortissima imposizione fiscale che ne fa moltiplicare il prezzo al consumatore e lo rende, di fatto, un prodotto inaccessibile, per una buona parte della popolazione che, semplicemente, non se lo può permettere. Inoltre il vino è un prodotto non conosciuto perché non fa parte delle tradizioni del paese.
L’Indonesia non ha tradizioni vinicole, sia a causa del clima tropicale, sia a causa delle restrizioni esistenti alla produzione di bevande alcoliche. Tuttavia esiste una simbolica produzione locale di vini portata avanti da alcune aziende nell’isola di Bali che producono vini di qualità discutibile con gradazione alcolica molto elevata. Questa produzione viene sostanzialmente venduta localmente considerando che Bali è la principale meta turistica dell’Indonesia.
Il mercato del vino è quindi costituito in prevalenza dalle importazioni. Si importano (dati del 2019) circa 4,4 milioni litri di vino all’anno (ufficialmente). Le esportazioni italiane ammontano a circa 700.000 Euro l’anno.
Ma l’importazione stessa di vino è soggetta ad una quota annuale, quindi esistono restrizioni quantitative, anche se va detto che questa quota sta crescendo di anno in anno, a dimostrazione che la domanda stessa cresce. La quota infatti viene definita in accordo tra Ministero del Commercio, importatori e associazioni dei gestori di hotel e ristoranti, in base alle previsioni di domanda per l’anno successivo.
Queste restrizioni, come storicamente è avvenuto con tutte le forme di “proibizionismo”, alimentano un floridissimo mercato nero di bevande alcoliche e di vino che vengono importati illegalmente, fuori quota, soprattutto dalla vicina Singapore. Secondo alcuni studi la quota legale di importazioni rappresenterebbe soltanto il 10% del mercato del vino nel paese!
Per ciò che riguarda le importazioni di vino, quelle ufficiali, il paese con la maggior quota di mercato nel 2019 è l’Australia con il 40% in volume, seguita da Cile (18%), Nuova Zelanda (10%), Stati Uniti (7%), Sudafrica (6%), Francia (5%) e a seguire gli altri.
Il mercato del vino in Indonesia si rivolge ad alcuni target specifici, complessivamente, secondo alcuni studi, circa 25 milioni di persone: indonesiani di classe sociale elevata, con redditi elevati e modelli di consumo occidentalizzati, residenti stranieri nel paese, turisti.
La borghesia o classe media, come vogliamo chiamarla, sempre più ricca e occidentalizzata nelle abitudini di consumo, soprattutto quella di origine cinese (il 5% della popolazione del paese è di etnia cinese), compra il vino che è considerato un consumo “di status”.
C’è poi una comunità di residenti stranieri; europei, americani, coreani, giapponesi, australiani che lavorano nel paese e che ammonta a circa 130.000 persone, concentrate per il 50% nell’area di Giakarta.
L’Indonesia ha inoltre circa 8 milioni di turisti all’anno.
Le due aree dove si concentra la gran parte del consumo di vini sono la capitale Giakarta e l’isola di Bali che è la meta turistica più gettonata soprattutto dagli occidentali.
La distribuzione del vino è strettamente regolamentata dal governo. Ci sono sostanzialmente due canali commerciali ognuno con le sue quote di importazioni e il suo sistema di distribuzione: il duty free e il duty paid.
Il vino può essere venduto oltre che nei canali governativi in hotel, ristoranti e locali notturni. L’80% del vino si vende di fatto nel settore Horeca.
Hanno cominciato a comparire anche alcune enoteche e alcuni negozi che vendono vino on line oltre che club e associazioni di appassionati.
Per quanto l’Indonesia sia ancora un mercato piccolo ha comunque buone potenzialità. La legislazione restrittiva, gradualmente, si sta allentando, l’industria turistica è destinata a svilupparsi ulteriormente, la classe media si rafforza e avendo una mentalità e una cultura sempre più cosmopolita, indulge al consumo di alcolici, si cominciano ad aprire sempre nuovi locali dove poter consumare vino, le giovani generazioni acquisiscono abitudini di consumo sempre più simili a quelli dei giovani occidentali e comunque la domanda di vino continua a crescere a ritmi sostenuti.
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