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Taiwan vino reportIl Mercato del VINO a TAIWAN
Report 2024


Formato: PDF
Prezzo: Euro 40
Codice prodotto: TAW24REP
Pagine: 77
Stato: disponibile

Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche  - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi  - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato taiwanese - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.

 

 

 Taiwan vino databaseIl Mercato del VINO a TAIWAN
Database 2024

Formato: Excel
Prezzo: Euro 40
Codice prodotto: TAW24DB
Numero riferimenti: 127
Stato: disponibile

Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana

 

 

 

 

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IL MERCATO DEL VINO A TAIWAN
(Breve introduzione)

 

Taiwan, ovvero la Cina nazionalista, è costituita dal territorio dell’isola di Formosa e da una serie di piccoli arcipelaghi, che si staccarono dalla Cina continentale nel 1949, dopo la nascita della Repubblica popolare cinese e dove trovarono rifugio i nazionalisti capeggiati dal loro leader politico il generale Chiang Kai-shek.
Taiwan  è un piccolo mercato in termini di popolazione, solo 24 milioni di consumatori ma molto interessante, rappresentando il quinto importatore di vino tra i paesi asiatici.
L’economia del paese, sempre più integrata con quella della Cina continentale, è ben sviluppata e molto dinamica, con un importante posizionamento in alcuni settori tecnologici come quello dell’elettronica, dell’informatica e delle  telecomunicazioni. Il tasso di crescita del PIL, pur essendo rallentato negli ultimi anni, cresce a ritmi del 2-3% all’anno. Il PIL pro capite supera ormai i 28.000 Euro annui.
Dal punto di vista culturale e per ciò che riguarda gli stili di vita e i modelli di consumo, Taiwan ha subito una forte influenza dal Giappone, anche se la popolazione è cinese, ma per ragioni di tipo politico, dal dopoguerra ad oggi il riferimento politico-culturale del paese sono stati gli Stati Uniti e il Giappone.
Taiwan è un mercato piccolo ma potenzialmente molto interessante. Il vino d’uva ha cominciato a comparire sul mercato taiwanese a metà degli anni Novanta e da allora ha conosciuto un successo sempre crescente.
Non esiste produzione locale di vino d’uva anche se si producono altre bevande alcoliche tradizionali e distillati derivanti soprattutto dal riso o da altri cereali e la birra. Il consumo di bevande alcoliche è diffusissimo e molto elevato, tanto è vero che il vino d’uva rappresenta soltanto il 2% del consumo complessivo di bevande alcoliche nell’isola.
Non esistendo praticamente produzione locale se non per quantitativi risibili, tutto il vino consumato a Taiwan è esclusivamente vino d’importazione.
L’89% del vino importato è vino imbottigliato, il 9% sono spumanti e solo il 2% sono vini sfusi. Il 70% dei vini consumati sono vini rossi
Nel 2019 le importazioni di vino hanno superato i 22 milioni di litri per un valore superiore ai 183 milioni di Euro.
Il principale esportare di vino verso Taiwan è la Francia con una quota di mercato, in volume, pari al 28%, seguono Australia, Spagna, Italia, Cile, Stati Uniti e a seguire gli altri paesi.
Le procedure per l’esportazione di vino a Taiwan sono relativamente semplici e non esistono particolari barriere all’import di vino. Anche le tariffe e le tasse sui vini importati non sono particolarmente elevate, tranne che per gli spumanti sui quali, per qualche oscura ragione, si applicano tariffe doppie, rispetto agli altri tipi di vino.
Il settore della distribuzione commerciale è molto sviluppato e organizzato modernamente. Il principale canale di vendita del vino sono quindi le catene della GDO. Si stanno sviluppando molto i negozi specializzati per la vendita al dettaglio (enoteche, vinerie, negozi di prodotti gourmet) che sono un importante canale per i vini di qualità superiore.
Molto importante è anche il settore Horeca, nel quale si smerciano il 30% dei vini venduti a Taiwan.
Il vino, tra i consumatori taiwanesi non è un prodotto abituale, lo si consuma preferibilmente fuori casa, nei ristoranti e nei locali, e in occasioni sociali: feste, cerimonie, ricevimenti, ecc. Viene anche molto utilizzato come regalo essendo considerato un prodotto di una certa qualità e sofisticazione.
I vini italiani godono di una buona immagine grazie anche al successo della nostra gastronomia e ai numerosi ristoranti di cucina italiani presenti nel paese.
I consumatori taiwanesi sono molto aperti verso nuovi gusti, c’è una diffusa tendenza a consumare pasti fuori casa e c’è molta curiosità e disponibilità verso le cucine europee e quella italiana in particolare. Però nel paese non esiste una “cultura del vino”, le conoscenze medie sul modo in cui servirlo, sugli abbinamenti gastronomici, sul modo di conservarlo, sono piuttosto approssimative. Spesso c’è la tendenza, tipica della cultura cinese, di consumare il vino come il saké, con il cosiddetto metodo del ganbei (vuotare il bicchiere), cioè si beve tutto di un botto per svuotare il bicchiere, come fanno i russi con la vodka, per esempio, senza quindi assaporare o centellinare il vino, perdendosi quindi sapore e aromi dei vini, soprattutto quelli più pregiati.

 

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