Ucraina
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UCRAINA
Il Mercato del VINO in UCRAINA
Report 2024
Formato: PDF
Prezzo: Euro 40
Codice prodotto: UCR24REP
Pagine: 71
Stato: disponibile
Indice: Dati generali - Rischio paese - Quadro macroeconomico - Il mercato del vino: caratteristiche principali - La produzione nazionale - Import-Export di vino - Consumo - Dati e statistiche - Normativa di settore - Norme sull’importazione di vino e bevande alcoliche - Tariffe e barriere doganali - Etichettatura prodotti - Distribuzione commerciale - Canali di vendita del vino - Catene della Gdo (grande distribuzione organizzata) - Settore Horeca (Hotel restaurant and catering) - Negozi specializzati - Formazione dei prezzi - Comportamento dei consumatori - Tendenze e prospettive - Strategie di entrata nel mercato ucraino - Fiere di settore - Mass media di settore - Indirizzi utili.
Il Mercato del VINO in UCRAINA
Database 2024
Formato: Excel
Prezzo: Euro 30
Codice prodotto: UCR24DB
Numero riferimenti: 48
Stato: disponibile
Elenchi, in formato Excel, completi di: nome, ragione sociale, tipologia commerciale, indirizzo, città, telefono, fax, sito web, e-mail, altri dati e informazioni utili di: Importatori - Distributori - Grossisti - Catene della Gdo (Grande distribuzione organizzata) - Operatori settore Horeca - Negozi specializzati al dettaglio e online - Ristoranti di cucina italiana
Il MERCATO del VINO in UCRAINA Report + Database a soli Euro 56
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IL MERCATO DEL VINO IN UCRAINA
(Breve introduzione)
L’Ucraina è un paese di oltre 40 milioni di abitanti, con un reddito pro capite sui 4.000 Euro annui. La tensione con il potente vicino, la Russia, che nel 2014 si è prima annessa unilateralmente la Crimea e poi ha sostenuto anche militarmente gli indipendentisti russofoni nella regione del Donbass, ha ulteriormente aggravato la già difficile situazione economica del paese gravato da un forte debito estero, da una costante instabilità politica, da una forte dipendenza energetica dalla Russia, da una guerra civile interna, sia pure a bassa intensità, nelle regioni sud-orientali del paese a maggioranza russofona.
Il vino in Ucraina è una bevanda conosciuta e apprezzata sin dall’epoca zarista. Tra l’altro il paese era, durante il periodo sovietico, la repubblica con la maggior produzione di vino dell’Urss.
Gli ucraini sono grandi consumatori di bevande alcoliche, soprattutto superalcolici: vodka, cognac, brandy. La domanda di vino continua a crescere nel paese a ritmi intensi e cresce soprattutto la domanda nelle fasce alte.
Attualmente i consumi di vino sono a circa 9 litri annui pro capite. Il mercato del vino sta crescendo sostanzialmente perché c’è un effetto di sostituzione, i consumatori ucraini consumano meno alcolici tradizionali e aumentano il consumo di alcolici più soft come la birra e il vino.
La produzione locale oggigiorno si basa su poco più di un centinaio di produttori che usano ancora tecnologie arretrate e si concentra sui cosiddetti shampanskoe (spumanti), sui vini dolci e quelli fortificati. Negli ultimi anni comunque si stanno introducendo vitigni internazionali e si cominciano a produrre vini fermi. In Ucraina ci sono circa 71.000 ettari vitati e la produzione annua di vino oscilla tra i 200 e i 300 milioni di litri.
La qualità dei vini ucraini è medio bassa e vengono consumati prevalentemente sul mercato interno anche se una parte viene esportata nei paesi limitrofi.
La produzione nazionale si colloca nelle regioni più meridionali del paese a cominciare dalla Crimea che però, dopo il referendum effettuato nel 2014, anche se il suo valore non è stato riconosciuto né dal governo di Kiev, né dalla gran parte della comunità internazionale, ha chiesto l’annessione alla Russia. Altre regioni vinicole sono, a sud, quelle di Nikolaev e Kherson, e ad ovest quella della Zakarpazia, l’antica Rutenia, ai confini con l’Ungheria.
Le importazioni di vino sono cresciute molto negli ultimi dieci anni raggiungendo nel 2019, una cifra di circa 130 milioni di Euro e un volume di quasi 45 milioni di litri.
L’Italia era nel 2019 il primo esportatore con una quota di mercato, in volume di quasi il 31%, seguita dalla Georgia con il 18%, la Spagna al 13% e poi tutti gli altri.
Georgia e Moldavia esportano molto vino sfuso che viene poi imbottigliato in Ucraina, soprattutto per la produzione di shampanskoe (spumanti). Buon successo sta riscuotendo il Prosecco italiano. Nel segmento dei vini spumanti, nel 2019 l’Italia aveva la leadership incontrastata con una quota di mercato del 52% in volume e del 45% in valore.
Le importazioni di vino sono in mano a poche imprese, esiste di fatto una situazione di oligopolio. Per poter importare vino esiste un sistema complicato e costoso di licenze e di regolamentazioni burocratiche. Proprio per queste difficoltà se si intende esportare verso questo paese occorre stabilire un rapporto con un importatore di fiducia.
Nel settore on trade si vende il 42% del vino, il 58% nel settore cosiddetto off trade. Nel canale Horeca dominano, incontrastati, i vini francesi e italiani.
Le possibilità di ulteriore sviluppo di questo mercato, comunque di una certa dimensione, dipenderà dall’esito della crisi politico-militare con la Russia, dall’eventuale ripresa economica e quindi dalla possibilità per i consumatori di aumentare il loro, per ora scarso, potere d’acquisto. La classe media ucraina è ancora molto ristretta quantitativamente e la maggior parte della popolazione ha redditi piuttosto bassi. Un altro elemento che potrebbe favorire lo sviluppo del mercato potrebbero essere eventuali accordi economici con l’Unione Europea che porterebbero a ridurre le barriere tariffarie e non tariffarie all’importazione di vini.
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